lunedì 12 dicembre 2011

A CASAPESENNA LA POLIZIA ARRESTA ZAGARIA, BOSS DEL CLAN DEL CASALESI E LATITANTE DAL 1995

Carissime,i,
nel luglio scorso insieme alle Camere del Lavoro di Pisa e Caserta un gruppo di volontari (tra cui la sottoscritta!!) coordinati da Luca D'Onofrio dell'Arci/Cgil di Pisa e Marco Cortesi dell'Arci di Pistoia hanno condiviso con i compagni dell'Arci di Caserta un campo anticamorra a Parete e a Casapesenna.
Proprio dove è stato catturato il boss della Camorra Michele Zagaria.
Tra le varie attività hanno attivato un campetto di calcio per gli adolescenti del luogo .
Sul muro del campetto è stata affissa la targa del Lampadiere di Tom.+
Il mio pensiero va a tutte quelle famiglie che per anni hanno vissuto con la presenza del SuperBoss in uno statu di "libertà" condizionata.
A loro oggi auguro di poter  riacquisisre il "gusto e il profumo" della Libertà.
allego alcune foto del campo di lavoro





 Il super-latitante della camorra, Michele Zagaria, e' stato arrestato dalla polizia.
L'uomo era nascosto in un bunker, all'interno di un'abitazione di Casapesenna (Caserta).
Tra il suo nascondiglio e il pavimento della casa vi erano cinque metri di cemento armato. L'operazione e' stata condotta dalla Mobile di Napoli, insieme a quella di Caserta e dal Servizio centrale operativo della polizia di Stato.
Cinquantatre anni, Zagaria era latitante dal 1995, ricercato per associazione mafiosa, omicidio, estorsione, rapina e altri reati.
 Le prime parole che il boss Michele Zagaria ha rivolto ai magistrati della Dda sono state ironiche: ''Avete vinto voi, ha vinto lo Stato''. ''
  Michele Zagaria, nato il 21 maggio 1958, e' soprannominato 'Capastorta' ed era da tempo considerato l'ultimo grande latitante del clan dei Casalesi. 
 Era ricercato dal 1995. La sua specializzazione e' il settore edile ed e' accreditato di grande capacita' manageriale. E' stato in grado di mettere insieme, in un giorno di chiusura delle banche, 500 mila euro per l'acquisto di un immobile, a Parma.
 Le sue imprese casertane sono riuscite a imporsi sul mercato nazionale, non solo praticando prezzi concorrenziali, ma anche garantendo costantemente sui cantieri uomini e mezzi, tempi ridotti per la realizzazione delle opere.

Il 'feudo' di Zagaria e' il triangolo tra Casapesenna, San Cipriano d'Aversa e Casal di Principe, dove il boss e' proprietario di un impero di milioni, accumulati con la droga, le estorsioni e il controllo degli appalti. Il potere del boss si fonda proprio sul controllo del territorio.

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