lunedì 26 settembre 2011

E' tempo di POMODORI!!!


Sotto il sol leone, con il cuore da leone, sempre a Corleone!! 

La nostra giornata è iniziata con una rossa sorpresa: I POMODORI  e non era uno scherzo di Calogero! Dopo aver finito di sistemare le piante di pomodori, facendo, in realtà, più danni che altro, abbiamo finalmente iniziato la famosissima e celeberrima e apprezzatissima e abbronzatisssima (sotto i raggi del sole…) RACCOLTA DI POMODORI! Abbiamo scoperto che i pomodori ci stanno simpatici, in particolare quelli marci che emanano uno strano e piacevole odore specialmente se ben spalmati su gambe e magliette… 

Breve Excursus storico sulla raccolta dei pomodori e non solo: la raccolta dei pomodori  ha origini antiche, quando ancora agli albori della civiltà erano dorati e si raccoglievano da soli. Considerati il nettare degli dei erano utilizzati come afrodisiaci. Non a caso in Sicilia il pomodoro di chiama “pumma d’amuri”. I pomodori, infatti, venivano utilizzati durante i riti di accoppiamento, ma spesso questi degeneravano in violenza e, alla fine, si utilizzavano gli stessi pomodori come armi. Nasceva, così, la triste, ma edificante lotta dei pomodori marci che ci ha visti partecipi per tutta la giornata!




Rimanendo sempre in tema di pomodori, eccovi una simpaticissima freddura sui pomodori: un pomodoro mentre attraversa la strada urla ad un altro pomodoro: “Attento  a quella macchina!” SPLASH!  “Quale?” SPLASH! (capita???)

Il lavoro è stato duro, ma appagante perché a pranzo ci hanno servito proprio il sugo di pommarola frutto dei nostri sforzi! Nel  primo pomeriggio abbiamo avuto una piacevolissima sorpresa: dei loquaci ragazzi di una parrocchia di Vicenza! Per motivi di organizzazione della cooperativa a cui sono associati, sono stati temporaneamente parcheggiati nella nostra sala, ma dato che le vie del Signore sono infinite, Calogero e Roberto non li hanno abbandonati, ma li hanno accompagnati al museo della legalità.

Al  ritorno a casa, abbiamo ricevuto la visita graditissima di Cosimo di Carlo, un  coraggioso giornalista del Giornale di Sicilia che ci ha parlato dell’arresto di Provenzano e ci  ha mostrato alcune foto inedite sul suo covo.
Dopo cena siamo andati a trovare i simpaticissimi amici di Dialogos che avevano organizzato un torneo di Scopa vinto  da Francesco dopo una lotta all’ultima carta con Stefania! Infine Calogero ci ha simpaticamente  presi per i fondelli  facendoci uno scherzo a cui tutti, come dice lui, hanno  creduto come dei “boccaloni”!

Da bravi boccaloni vi diamo la buonanotte!

Sotto la pioggia

Canicattì

La giornata di oggi è stata molto fruttuosa: ci siamo svegliati presto presto per andare a Corleone dove, al contrario di Canicattì, ci aspettavamo di trovare un sole splendente e così, in tenuta più che mai estiva e ignari del freddo che avremmo sentito, abbiamo affrontato le solite due ore di pullmino bubbolando. 

Una volta arrivati, dopo la calorosa accoglienza dei numerosissimi cuochi dello SPI (quasi due a testa!), ci siamo subito rimboccati le maniche per vendemmiare, ma dopo qualche secondo ci siamo accorti che un grosso nuvolone ci aveva seguiti da Canicattì e, infatti, un diluvio si è scatenato in pochissimo tempo e ci siamo dovuti riparare sotto la tettoia. Tutto questo per dire che, nonostante la nostra immensa voglia di lavorare, anche oggi le condizioni meteorologiche non ce l’hanno permesso. 


Così, per ingannare il tempo, ci siamo recati al laboratorio della legalità dove, insieme a  Calogero, abbiamo ripercorso la storia della mafia e dell’antimafia attraverso i quadri del pittore Porcasi. Appena usciti dal museo è prontamente spuntato un sole splendente, ma purtroppo troppo tardi! E a dire il vero ci siamo sentiti un pò presi in giro…per la serie oltre al danno la beffa!

Nel pomeriggio, invece, siamo rientrati a Canicattì e abbiamo passato una piacevole serata tutti insieme a festeggiare con cannoli e moscato le partenze di Andrea e Sandro che, insieme a quella di Emanuela (la nostra carissima fitopatologa), segnano l’inizio della fine. Purtroppo il 22 settembre il campo finirà per tutti e il solo pensiero ci fa venire un grosso nodo alla gola…

SALVIAMO TELEJATO!

Sabato 24 settembre 2011 libera ha aderito al COMITATO “SIAMO TUTTI TELEJATO”

Con la Legge Finanziaria 2011 (articoli 8,9,10) sono state di fatto abolite le televisioni comunitarie (250 in tutta Italia), e il Ministero dello sviluppo economico si è riservato il diritto di assegnare, a pagamento, tutte le lunghezze d’onda del digitale terrestre, eccetto che per le tre reti RAI, per La 7, per Sky e per le società di telefonia mobile, cui le frequenze sono state assegnate gratis. Le altre utenze saranno assegnate dietro esborso di ingenti somme di denaro, attraverso graduatorie regionali formulate sul numero dei dipendenti e sulle proprietà immobili.

E’ la fine quindi del volontariato anche in questo campo. Il tutto naturalmente nel silenzio tombale e il disinteresse di tutti i partiti politici. Le restanti televisioni locali, altre 250 realtà, saranno in gran parte liquidate entro il 30 giugno 2012 per lasciare il posto alle grandi reti nazionali che trasmetteranno gratuitamente, e a pochi canali regionali che otterranno le frequenze pagandole fior di quattrini. Per chi ha accumulato proprietà immobiliari, audience e spinte politiche, è possibile permetterselo. Alla base di questa scelta ci sono solo obiettivi di carattere economico e commerciale, farcite da programmi demenziali per promuovere televendite, telegiornali pilotati dalle segreterie di partito, pubblicità a fiumi, mentre viene ignorata la qualità di ciò che è trasmesso e la capacità di sapere stare sul territorio per leggerne la storia e documentarne i problemi.

Niente più spazi liberi e libera espressione delle idee, niente rispetto per l’art.21 della Costituzione, perché mancheranno gli strumenti per poterlo fare. La sopravvivenza di Telejato, con la sua storia, le sue battaglie, la sua valenza culturale, nel segno di Danilo Dolci, di Peppino Impastato, di Mauro Rostagno e di Giuseppe Fava è un segnale importante per la garanzia dell’esistenza di una libera informazione in un panorama controllato dalle mafie mediatiche.








Il comitato SALVIAMO TELEJATO nasce oggi per unire nella protesta tutte le voci dei territori in pericolo di oscuramento; affinché le televisioni comunitarie e locali possano continuare a trasmettere e conservare il loro ruolo di strumento informativo locale; affinché sulle ultime redazioni libere, in particolare quelle impegnate in terra di mafia, non cali il silenzio e l’indifferenza, ovvero la certezza di essere eliminate fisicamente dalle mafie.

Corleone giovedì, 22 settembre 2011

Dopo l'esperienza dell'uva che già ci sembrava faticosa, oggi abbiamo scoperto dopo aver raccolto i pomodori che la terra è proprio bassa!!!!
 
 Per fortuna un volontario dello Spi, Giancarlo, è venuto sui campi con noi a darci una mano... sebbene fosse per molti di noi la prima esperienza, abbiamo raccolto ben 112 cassette di pomodoro!!
Davanti a questa nostra grande conquista, la stanchezza ha lasciato il posto alla soddisfazione!
 Gli altri volontari dello Spi nel frattempo si sono prodigati a cucinarci un bel pranzetto a base di pasta e lenticchie e pesce finto; 
 
il pomeriggio, dopo aver accolto altre 6 nuove persone, siamo tutti andati a Cinisi a vedere la casa di Peppino Impastato e la casa ora confiscata di Badalamenti
 
Rientrati a Corleone per le 20.1 ci siamo trovati di fronte alla pizza siciliana e a quella toscana preparata dai compagni dello Spi Cgil Sicilia e dello Spi Cgil Toscana!!


Anche questo è campo antimafie!!
Anche ritrovare il gusto vero dei prodotti alimentari fa parte del nostro percorso di vita "temporanea",
non è poco ve lo asscicuro!
Dopo l'abbondante cena alcuni temerari si sono diretti verso il centro per una piccola passeggiata, chi proprio non ce la faceva ha preferito riposarsi presto visto che la partenza per la raccolta di pomodori dell'indomani è prevista alle 6.30.
 
Buonanotte Corleone!

Canicattì mercoledì, 21 settembre 2011


Rileggo dal mio diario di quei giorni: 
 
“resisto stremato all’idea di morire nell’illusione inutile di rivederti amore mio” (chi indovina la citazione vince, scrivete la risposta a stefanienda25@hotmail.it)

21 settembre 2011..è finita la festa a Canicattì

Oggi non lavoriamo in campagna, la pioggia ha fermato tutto, vendemmie e pomodori.
Oggi è il 21 anniversario dell’omicidio del Giudice Rosario Livatino, canicattinese, vigliaccamente  ammazzato lungo la strada tra  Agrigento e Canicattì il 21 settembre 1990 appena trentasettenne.
Questo pomeriggio abbiamo partecipato alla messa commemorativa che segnava anche l’inizio del processo di canonizzazione da parte del tribunale ecclesiastico, era così affollato che siamo rimasti fuori dalla porta della chiesa.
Stamattina ci siamo divisi, alcuni di noi hanno partecipato alla deposizione di una corona lungo la statale SS640, alla presenza di autorità politiche locali, forze dell’ordine..
Gli altri hanno avuto la splendida opportunità di incontrare gli studenti del liceo scientifico “Sciascia” di Canicattì, in un’iniziativa organizzata da alcuni ragazzi di Canicattì Giovani con cui quest’anno abbiamo passato tanto tempo insieme creando un legame bello e speriamo duraturo.
A scuola abbiamo raccontato qualcosa di noi, della nostra esperienza ai campi di lavoro e della Cooperativa e risposto alle domande dei ragazzi, che sono state occasione di confronto e riflessione reale. Aspettiamo il prossimo anno per scoprire cosa si sarà mosso tra i giovani canicattinesi, molto  più che grazie a noi grazie a Canicattì Giovani.
La sera cena e festa di saluto coi circoli Arci di Canicattì.
E’ finita la festa, grazie a tutti
 
 
per questo campo, domani si parte.